Le attività del mondo del lavoro registrano un incremento complessivo

Le attività del mondo del lavoro registrano un incremento complessivo.
Tiene il manifatturiero, crescono i settori commerciali e finanziari. Particolare attenzione riguarda il dato delle imprese con zero dipendenti, nelle attività immobiliari, informatiche e nei servizi alle imprese. Un aspetto su cui il segretario si riserva un’attenta valutazione. Aumentano i dipendenti e diminuiscono i lavoratori autonomi. Nel 2006 sono stati assunti più sammarinesi, 442 su 669, e non si è verificata la temuta invasione dei frontalieri per i quali la seconda fase delle stabilizzazioni registra 728 unità nel manifatturiero, 158 nei servizi, 2 nelle assicurazioni, 57 nell’artigianato e 61 nel commercio.
Evidenziata la discrepanza tra domanda e offerta, si cercano in prevalenza lavoratori specializzati, spesso si offre manodopera non specializzata. Per quanto riguarda i tempi di invio, in particolare dei frontalieri, il segretario ha spiegato che dipende dal meccanismo che tutela la priorità dei residenti. Aumenta leggermente l’occupazione femminile, mentre la maggioranza dei rapporti di lavoro determinato si trasformano in tempo indeterminato a riprova che la temuta precarietà non si è verificata.
Prosegue il lavoro per completare la regolamentazione del lavoro interinale, out sorcing e del fenomeno facchinaggio. L’idea è quella di permettere un utilizzo chiaro e preciso alle azienda che necessitano di queste categorie e Bacciocchi critica l’atteggiamento di alcune aziende che tentano di aggirare le norme relative chiarendo che così non può continuare. Si evidenzia l’importanza della promozione di particolari aspetti della legge come le assunzioni con contratto di praticantato formativo e l’attività di orientamento per la prima occupazione. I tassi di disoccupazione sono bassi, ma questo non toglie che sia necessario intervenire sugli ammortizzatori sociali, mentre è ancora la licenza di media inferiore il titolo di studio più ricorrente tra i disoccupati soprattutto oltre i 35 anni. Infine la formazione professionale che necessita di programmi dinamici e sinergici tra pubblico e privato, in modo da diventare un motore di crescita per il paese e non solo per una parte di esso.

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