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Aumenta il reddito, diminuiscono i consumi, l'indagine sulle famiglie sammarinesi

9 ago 2017
Aerea di San MarinoAumenta il reddito, diminuiscono i consumi, l'indagine sulle famiglie  sammarinesi
Aumenta il reddito, diminuiscono i consumi, l'indagine sulle famiglie sammarinesi - Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi rispecchia la situazione economic...
Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi rispecchia la situazione economica che sta attraversando la Repubblica.


Il reddito medio annuale della famiglia sammarinese è di 42.206,48 euro, in aumento dell'1,2% rispetto al 2015 e con un buon margine rispetto a quello della famiglia italiana, il cui reddito medio secondo l'ultima indagine Istat è di 29.472 euro.
Ma bisogna anche aggiungere che un'ampia percentuale di famiglie sammarinesi, il 26,4%, ha dichiarato che il proprio reddito si attesta tra i 16mila ed i 30 mila euro. Sarà anche per questo che in un 2016 che registra il valore più basso di percentuale di spesa negli ultimi 5 anni con un calo di consumi del -1,5% rispetto al 2015. La spesa media mensile delle famiglie è stata di 2.507,83 euro, con una diminuzione complessiva del -2,1% rispetto all'anno precedente. Per quel che riguarda i consumi, da sottolineare il crollo di abbigliamento e calzature (-16,5%) utenze domestiche (-10,5%) e servizi sanitari e spese per la salute -6,8%. Con segno più la voce vacanza: +9,6%. Complessivamente, l'indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi rispecchia la situazione economica che sta attraversando San Marino e consegna una fotografia puntuale della 'famiglia tipo': costituita da coniugi e figli, con il capo famiglia lavoratore dipendente ed un buon livello di istruzione, e con generalmente una casa di proprietà. I capifamiglia disoccupati sono l'1,8%, nel 2015 erano il 4%. Costante la vocazione al risparmio, ma la percentuale di reddito medio risparmiato è più alto: pari al 24,4%. Dove investire? Le famiglie sammarinesi non hanno dubbi: depositi bancari per la stragrande maggioranza, seguono le assicurazioni.

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