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Aumentano i soggiorni brevi, "colpa" dei prezzi alle stelle

20 lug 2008
Mare
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Mentre San Marino si interroga sul suo futuro sperando di sostituire il turismo mordi e fuggi con quello di sosta, in Italia raddoppiano le vacanze brevi: quelle da tre giorni al massimo, la bestia nera di albergatori e operatori turistici.
Nell'estate del caro petrolio e dei prezzi alle stelle, gli italiani non vogliono rinunciare ai viaggi, che segnano un aumento del 4%, ma scelgono destinazioni vicine, da raggiungere rigorosamente con l’auto e per periodi sempre meno lunghi.
San Marino, dal canto suo, lotta ormai da anni contro questo problema. “La durata media dei soggiorni – ci riferiscono gli albergatori – è di una sola notte”. Di solito i turisti preferiscono alloggiare in Riviera e scelgono di salire sul Titano per una gita di qualche ora.
Ma quali sono le mete preferite dai vacanzieri? Pare che il futuro sia nel turismo tematico. Diminuiscono infatti le presenze nei luoghi classici come mare, montagna e città d’arte a vantaggio di itinerari con destinazioni specializzate e di forte interesse personale. I viaggiatori cercano natura, sport, avventura, cultura, ma anche spiritualità e festival. Anche i borghi medievali attirano il turista.
Ma in questo caso San Marino si pone in controtendenza rispetto all’Italia. Secondo Erik Casali il problema nasce dal fatto che la Repubblica, rispetto al passato, non sa più vendere la propria immagine. Riguardo ai pacchetti turistici si affida, per promuovere il territorio, a strutture esterne che fanno i propri interessi. Quando poi viene proposto un evento di pregio, secondo Casali, non viene pubblicizzato adeguatamente.
L’ingresso del Titano nel patrimonio mondiale dell’Unesco rappresenta una grande opportunità in termini di visibilità mondiale e di ricaduta economica. Per gli operatori turistici non bisogna perdere questa occasione. L’Usot chiederà al nuovo Governo un incontro per studiare un programma ad ampio respiro.

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