Banca Centrale: raccolta stabile e condizioni per un rilancio delle banche sammarinesi

Il lavoro deciso di contrasto alle infiltrazioni malavitose, portato avanti di concerto con Governo e Agenzia di Informazione Finanziaria, ha consentito di gettare le basi per fare di San Marino una piazza finanziaria pienamente integrata nel contesto europeo. Non ha dubbi il Presidente di Banca Centrale, Renato Clarizia, che nel report annuale, presentato all'Assemblea dei soci, si dice convinto che il sistema bancario finanziario possa tornare ad occupare un posto di rilievo nell'economia sammarinese, restare un settore importante per l'intero sistema. Svalicato il triennio più difficile, dopo lo scudo fiscale e la conseguente fuga di capitali, il sereno sembra tornare su un sistema che esce però fortemente ridimensionato. Finita la discesa, la raccolta bancaria si stabilizza sui 7 miliardi e 300 milioni di euro ma il dato significativo è la liquidità delle banche, che ha registrato forti segnali di ripresa con un più 48,3%. Soffrono le finanziarie e fiduciarie, che vedono scendere del 20 per cento i loro volumi operativi. Clarizia mette in rilievo gli apprezzamenti degli organismi internazionali, come Fondo Monetario e Banca Mondiale, e parla di un “definitivo tramonto dell'immagine di San Marino quale paradiso fiscale dalla finanza opaca. Questi importanti segnali – conclude il Presidente di Banca Centrale – devono spingere a porre le giuste basi per la costruzione di una nuova piazza finanziaria, competitiva, efficiente e fondata sulla trasparenza”.
Nel video l'intervista a Claudio Felici, Segretario alle finanze.

Sergio Barducci

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