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Banca Titano: 6 mesi per fare chiarezza

31 mar 2006
Banca Titano: 6 mesi per fare chiarezza
Banca Titano: 6 mesi per fare chiarezza
Le prime ispezioni da parte della Banca Centrale erano iniziate a gennaio, quando il nome della GeFin s.a., la finanziaria della Banca del Titano, era emerso in seguito ad una truffa ai danni dello Stato scoperta dalla Guardia di Finanza di Cosenza. Il direttore Paolo Conti era stato arrestato, con altre due persone. Banca Centrale aveva inviato i suoi ispettori nella finanziaria e nella banca e nell’istituto di credito ha poi riscontrato altre irregolarità ed anomalie anche se, pare, non direttamente collegate alla truffa. Anomalie gravi al punto da indurre il Congresso di Stato a commissariare banca e finanziaria, nominando contestualmente un’amministrazione straordinaria che ora ha il compito di appianare la situazione. I commissari straordinari sono Maurizio De Marchis e Alessandro Marcheselli, mentre i componenti della Commissione di controllo sono Giovanni Licciardi, l’avvocato Renzo Bonelli e Massimo Francioni. Rimossi i vertici dell’istituto, il direttore Adriano Pace, italiano residente a San Marino, e il presidente del Cda Cassio Morselli, 82 anni, che vive a Roma. Entro sei mesi i commissari straordinari dovranno far luce sulla gestione della banca, vedere perché si è arrivati ad un buco finanziario che si presume ingente: si parla di decine di milioni di euro, ma la cifra è ufficiosa. Pare che le gravi irregolarità riscontrate riguardassero crediti concessi ad imprenditori italiani che si sono poi rivelati inadempienti ed impossibilitati a restituire le cifre ricevute. La Banca del Titano funziona infatti come banca d’affari, i piccoli risparmiatori sono una minoranza, e lo stesso istituto, nato nel ’99, è rimasto il più piccolo ad operare in Repubblica, con una sola agenzia ed appena 8 dipendenti. Della vicenda è stata interessata anche la magistratura, che ha ricevuto una segnalazione automatica e che si metterà in moto nel caso in cui i commissari straordinari dovessero rilevare responsabilità penali o amministrative nella gestione. Anche le associazioni dei consumatori sammarinesi si sono interessate, e l’Isal-Csdl non esclude nemmeno di chiedere riferimenti direttamente a Banca Centrale. Donatella Zanotti assicura piena disponibilità ad accogliere eventuali richieste da parte di risparmiatori ed investitori che ritengano di doversi tutelare.

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