Banche: la serata Csu si trasforma in bagarre

Il sistema finanziario, Aqr, fondi pensione, Centrale rischi, tutela dei dipendenti. Sono questi i temi posti sul tavolo dalla Csu nella serata di Domagnano, che si trasforma presto nell'"uno contro tutti". Sala Montelupo non basta a contenere tutti. Molti restano in piedi e fino alla fine. Le critiche partono verso governo e maggioranza rappresentati da segretario Simone Celli e Mario Venturini. Sotto accusa per l'operato di Banca Centrale. "Atti che rientrano nella loro funzione di vigilanza" spiega il responsabile alle Finanze più volte interrotto. Sul commissariamento di Asset si scatena la sala, presenti gli ex vertici, dipendenti e correntisti dell'Istituto di Dogana. Stefano Ercolani chiede le ragioni del commissariamento e svendita di una banca, scatenando applausi a scena aperta, e il perchè del mancato confronto con Bcsm su un istituto da lui giudicato in salute. Il segretario Celli ricorda come nella seduta segreta della commissione finanze i vertici di Bcsm abbiano portato motivazioni ritenute valide dall'esecutivo. L'opposizione, con Giancarlo Venturini e Elena Tonnini non fa sconti. Il segretario Pdcs rigetta ogni responsabilità del precedente governo: "gli errori e le incapacità di questi ultimi mesi sono solo vostri" dice rivolto alla maggioranza. Chiede poi come Banca Centrale reperirà i 150 mln di euro necessari alla liquidità del sistema. L'esponente di Rete spiega - dati alla mano - che prosegue l'emorragia di capitali dalle banche e sollecita la Centrale Rischi, vero snodo nei rapporti con Banca d'Italia, criticando il governo perché "in Cassa di risparmio ci sono ancora due rinviati a giudizio"

I confronti accesi si spostano anche al tavolo dei relatori
, con reciproche accuse tra gli ex alleati sulle cause della caduta del precedente governo. Proprio Mario Venturini legge un articolo che sembra scritto oggi: 'Opposizione sugli scudi contro la decisione di Banca centrale di Commissariare un istituto di credito e due finanziarie'. "Era il 2010 - ricorda l'esponente di Repubblica Futura - e senza quegli interventi della Vigilanza oggi il Processo "conto Mazzini" sarebbe una buffonata". Una serata che si snoda sul filo della tensione e diventa una occasione sprecata per ragionare insieme sul futuro del sistema. Salvo poche eccezioni, come le proposte di maggioranza e opposizione per risolvere il problema degli Npl e tutelare i dipendenti del settore. "Stiamo pensando a contratti di solidarietà e a corsi di riqualificazione professionale", annuncia la maggioranza. I sindacati ribadiscono la tutela dei Fondi Pensione, che non rappresentano un salvadanaio per rifinanziare le banche. E ancora da Celli l'assicurazione che la Centrale rischi arriverà in autunno, mentre a breve Banca Centrale avvierà gli incontri con i singoli istituti per intervenire sui crediti deteriorati.

gb

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