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Il braccio di ferro tra Governo e BCSM finisce in Tribunale

16 feb 2010
Il Governo chiede alla magistratura di accertare la veridicità delle interferenze e pressioni riferite dal presidente e dal direttore di banca centrale Bossone e Papi, nella lettera di dimissioni presentata ai Reggenti. Interferenze e pressioni – avevano scritto – “per condizionare l’azione di vigilanza, volte a sospendere ispezioni scomode, concedere autorizzazioni in assenza dei requisiti, ammorbidire interventi e sanzioni”. “Il Governo – si legge su una nota della segreteria interni – ha chiesto che siano perseguiti i responsabili degli eventuali illeciti comportamenti o, risultando infondate le accuse, si proceda a tutela dell’onore e della dignità del Congresso di Stato”. L’Associazione Bancaria Sammarinese, sulle dimissioni di Bossone e Papi, ribadisce intanto che si sarebbe dovuto evitare di provocare un evento mediatico dannoso per il Paese. "Le considerazioni positive nel report del Fondo Monentario – scrive l’ABS – non vanno riferite solo all’Organo Centrale” ma all’intero sistema che con le proprie forze ha retto allo scudo fiscale. L’Associazione Bancaria dichiara inoltre che non sono riconducibili alle banche interferenze o pressioni per sottrarsi ai controlli. ABS invita governo e partiti ad operare per la funzionalità del vertice di Banca Centrale per giungere quanto prima alla definizione dei rapporti con l’Italia. Intanto il primo step del cambio ai vertici della vigilanza di Via del Voltone è stato compiuto. I nuovi ispettori sono Francesco Ielpo e Andrea Vivoli. Sostituiscono Stefano Caringi, rimosso dall’incarico e Patrizio Ettore Cherubini che si era dimesso in precedenza. A presiedere il coordinamento della vigilanza resta il direttore dimissionario Luca Papi.

Luca Salvatori

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