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Brexit, resoconto della giornata nera dei mercati

25 giu 2016
Brexit, resoconto della giornata nera dei mercati
Il terremoto sui mercati finanziari, dopo che la Gran Bretagna ha annunciato che non farà più parte dell'Ue non ha tardato a farsi sentire. Le Borse da tutto il mondo hanno subito ieri un vero e proprio tracollo.

Per le piazze europee 637 miliardi di euro bruciati in un solo giorno.

Per Milano il peggior calo di sempre: -12,48%. Si tratta della maggiore perdita da quando è possibile ricostruirne a ritroso l'andamento, dal 1994. Per esempio, Piazza Affari non aveva raggiunto un ribasso simile neanche dopo il crac di Lehman, quando il 6 ottobre 2008 il Ftse Mib segnò un crollo dell'8,24%. Neanche nel giorno dell'attentato terroristico dell'11 settembre 2001 Milano aveva perso così tanto, calando del 7,57%.

Un'aria poco serena anche a Wall Street, dove si e' vissuta la giornata peggiore dal 2011. Il titolo Dow Jones ha perso il 3,39% a 17.400 punti, il Nasdaq ha segnato un -4,12% a 4.707 punti e l'indice S&P500 ha lasciato sul terreno il 3,60% a 2.037 punti.

La borsa di Tokyo chiude la peggior seduta dall'incidente di Fukushima (il terremoto e maremoto avvenuto l'11 marzo 2011). Già in mattinata il Giappone aveva lasciato sul terreno il 7,92%

Il petrolio in netto calo ha ceduto oltre il 6% a 47 dollari per il barile Wti e il Brent ha perso poco meno (il 5,95%) a 47,88 dollari. L'oro alle stelle, considerato il bene rifugio per eccellenza. Le quotazioni del metallo giallo, forti da giorni, sono salite del 7,8% ai massimi dal 2008.

E infine le mosse della Sterlina che vanno in picchiata. Fluttuazioni che andranno negli archivi come le più forti di sempre. La perdita nel giorno del referendum aveva già superato quella del "mercoledì nero" del 1992, quando la crisi valutaria spinse la Gran Bretagna fuori dal Sistema monetario europeo. L'euro chiude in calo a 1,1124 dollari .

Serena Santoli

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