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Brexit: timori e ricadute per San Marino

30 mag 2016
La statua della LibertàBrexit: timori e ricadute per San Marino
Brexit: timori e ricadute per San Marino - E' considerato uno dei cigni neri del 2016,l'Economist lo ha inserito nella top 5 dei possibili scen...
E' considerato uno dei cigni neri del 2016, l'Economist lo ha inserito nella top 5 dei possibili scenari catastrofici per i mercati: il 23 giugno il popolo britannico voterà la permanenza nell’Unione Europea. Al di là dell'esito, nulla sarà più come prima. Il referendum di Giugno è un pericoloso precedente. I rischi non sono solo economici ma di carattere politico, con possibili uscite a catena degli scontenti. Senza contare tutti quei paesi che - forti dell'addio eccellente- potrebbero rilanciare al tavolo negoziale, minacciando di seguirne l'esempio. In questo scenario incerto si inserisce San Marino, che prosegue il percorso di avvicinamento a Bruxelles. Upr recentemente ha sollecitato la politica a riflettere sulle possibili ricadute del voto di Giugno. Se ne parlerà nel prossimo Consiglio, quando il Segretario agli Esteri riferirà sul negoziato. Era stato programmato di fare il punto delle trattative prima dell'estate ed è logico ipotizzare che l'affaire Gran Bretagna entri nel dibattito. Pasquale Valentini non nasconde il timore che una sua uscita possa ritardare e mettere in discussione il percorso sammarinese. “Ci rassicurano che non sarà così – dice – ma sappiamo che un risultato negativo comporterà un rallentamento e valutazioni oggi difficili da prevedere.” C'è trepidazione in Europa. L’Unione è stata pensata per assicurare la pace. E' 70 anni che non siamo in guerra. Uscirne significherebbe costruire barriere. E le barriere alimentano l' instabilità.

MF

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