Bsm: l'Associazione dei dipendenti azionisti critica i vertici della banca e chiede più 'potere'

Bsm: l'Associazione dei dipendenti azionisti critica i vertici della banca e chiede più 'potere'.
L'Assemblea dei dipendenti azionisti di Banca di San Marino critica i vertici dell'Istituto di credito e chiede di avere maggiore peso negli organismi di amministrazione e controllo. L'Ada, che conta oltre 100 iscritti, ha partecipato all'assemblea di approvazione del bilancio di ieri e, tramite una nota, elenca una serie di criticità nella gestione organizzativa.

Parlano, tra le altre cose, di una mancanza di concreta progettualità per rilanciare l'attività, di un incontrollato aumento dei costi per i compensi degli amministratori, dei top manager e delle consulenze e di un "attacco spregiudicato - così si legge nel comunicato - ai diritti dei lavoratori".

Si fa riferimento a un "forte degrado dei rapporti con il personale e con le parti sociali". I dipendenti, in quanto azionisti e lavoratori, sottolineano di avere a cuore il bene della banca e di aver avanzato proposte per far crescere il business aziendale. Invitano il management a riscoprire le tradizioni di solidarietà e rispetto delle persone e del territorio: i valori della Cassa Rurale di Faetano degli anni '20 del '900.

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