Capicchioni: controlli fiscali mirati per difendere il nuovo patto sociale

La riforma fiscale chiama tutti a contribuire in base alla propria reale capacità di reddito per rendere sostenibile nel tempo due scelte importanti: quella di mantenere la fiscalità leggera a favore del singolo e per l’attrattività di sistema e quella di mantenere lo stato sociale agli attuali ampi livelli, sapendo che quest’ultimo rappresenta un vero e proprio collante sociale, un fattore di identità per la comunità che in esso si riconosce e ad esso non vuole rinunciare. In questo contesto, scrive la Segreteria alle finanze, la riforma dedica al tema dei controlli una giusta attenzione, dal momento che sono uno strumento di garanzia per il suo funzionamento. Capicchioni ribadisce la determinazione per la piena attuazione della riforma con equilibrio, sottolinea, e senza pregiudizi, in un clima di serenità per i contribuenti che operano correttamente - verso i quali non vi è motivo di verifiche - per concentrarsi, invece, su quelle situazioni che presentano incongruenze e indicatori in contrasto con il realismo e il buon senso. Questi contribuenti, rimarca la Segreteria alle finanze, devono essere oggetto di verifiche per accertarne la posizione, con eventuali azioni conseguenti. Questo atteggiamento, conclude la nota diffusa da Capicchioni, è equilibrato, rispettoso e sereno nei confronti del contribuente, non crea un clima negativo, ma al tempo stesso è necessariamente fermo nel difendere il nuovo patto sociale a beneficio dell’intera collettività.

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