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Carisp: archiviata istanza stato di insolvenza. "Serena soddisfazione" il commento della banca

26 set 2017
Carisp
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Il commissario della legge Laura di Bona ha archiviato l'istanza di accertamento sullo stato di insolvenza di Cassa di Risparmio presentata dal collegio dei sindaci revisori.  
L'istanza era stata motivata dal deficit di bilancio licenziato dal Consiglio d'amministrazione il 14 agosto.
I provvedimenti successivi, tra cui la copertura delle perdite da parte dello Stato e l’ok all’ammortamento del deficit in 25 anni, avrebbero superato le motivazioni che avevano mosso l’istanza di accertamento.
Cassa di Risparmio, commenta una nota, accoglie con "serena soddisfazione" la decisione del tribunale. La consapevolezza che il grande e cristallino lavoro svolto, scrive Cassa, oltre a dettare una doverosa inversione di tendenza, fosse indispensabile per stimolare ogni più efficace analisi dei dati e del conseguente progetto di crescita, ha sostenuto fino ad oggi l’impegno di tutta la struttura.  
Il riconoscimento giurisdizionale appena giunto rassicura e conforta, portando una nuova accelerazione finalizzata al prosieguo dell’attività che la banca è oggi impegnata a svolgere all’interno del progetto di sviluppo del sistema bancario sammarinese.
Di Cassa ha parlato anche il Segretario alle finanze ricordando che il 2 ottobre l'assemblea degli azionisti approverà il bilancio con la ricapitalizzazione di 54 milioni di euro sostenuta dallo Stato. Con la creazione di una good bank pubblica – depurata dalla pesantissima zavorra delle perdite accumulate in questi anni, sottolinea Celli – e la creazione di una bad bank per i crediti deteriorati, Cassa tornerà ad essere player strategico del settore bancario, diventando a tutti gli effetti banca di sistema attorno alla quale si riorganizzerà tutto il comparto creditizio. Per le altre banche si dovranno privilegiare soluzioni di mercato come l'iniezione di capitali da parte delle proprietà e l'ingresso di nuovi gruppi imprenditoriali negli assetti partecipativi, incentivando anche accorpamenti e fusioni. L'intervento dello Stato, sottolinea il Segretario alle finanze, deve essere considerato come extrema ratio.

Sonia Tura

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