Carisp e Bsm al lavoro per valutare la creazione di una nuova banca sistemica

Di voci su una potenziale fusione tra Cassa di Risparmio e Banca di San Marino, ne circolano già da un po', ma finora senza ufficializzazione. Ora però sono direttamente i Consigli di Amministrazione degli istituti interessati a dare maggiore consistenza all'ipotesi, annunciando l'avvio delle valutazioni su questa possibilità, e con un obiettivo ben preciso, quello di dar vita – fanno sapere - “ad una nuova banca sistemica, di considerevole efficienza competitiva, con una solida capacità finanziaria e in grado di contribuire in modo significativo alla ripresa economica e alla stabilizzazione del Paese”. Mandato affidato alla società KPMG, proprio per esplorare la convenienza strategica di un'eventuale operazione di questo tipo. La stessa società - attiva a livello internazionale nel campo della revisione e della consulenza - si è occupata di recente anche della perizia sui titoli Demeter richiesta dagli organismi di Banca Centrale e delle stime annuali sul Gruppo Delta. Il piano di accorpamento al vaglio tra Carisp e Bsm, banche profondamente radicate nel territorio, prevede “l'integrazione selettiva e strategica dei due istituti, per permettere al nuovo soggetto creditizio – sottolineano - di poter operare con forza nello scenario internazionale che si andrà ad aprire con l’auspicata firma del Memorandum d'Intesa di Banca Centrale con Banca d'Italia e con la finalizzazione dell'Accordo di Associazione all'Unione europea”. Ad analisi conclusa, saranno i Soci di entrambe le banche quindi a valutarne gli esiti “alla luce del carattere territoriale e delle radici storiche dei due istituti e delle funzioni di interesse pubblico dell'attività finanziaria”.

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