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Carisp: l’operazione rilancio è cominciata a partire dall’ingresso dello Stato nel capitale sociale

3 mag 2012
San Marino - Comincia l'iter di ricapitalizzazione Carisp
San Marino - Comincia l'iter di ricapitalizzazione Carisp
L’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio equivale, di fatto, a 60 milioni di euro che lo Stato impegnerà in Cassa di Risparmio entrando di fatto nella compagine azionaria. Ma in quale percentuale? Le trattative sono in procinto di cominciare e c’è da decidere anche quale percentuale del pacchetto azionario verrà assegnata alla Sums, che entrerà nel capitale sociale con 10 milioni di euro. La Fondazione San Marino, che attualmente detiene il 100% della proprietà della Banca, non potrà, in ogni caso scendere sotto il 51% previsto per legge.
Il 2011 è stato un anno non facile per la Cassa che ha appena approvato il bilancio. 145 milioni la perdità di esercizio, ripianata attingendo dal patrimonio che scende da 294 a 149 milioni.
Gli effetti del terremoto avvenuto nel gruppo Delta hanno pesato negativamente e come nel 2010 è stato necessario intaccare il patrimonio per mantenere l’istituto al di sopra dell’11% del coefficiente di solvibilità, soglia minima ammessa dalla legislazione sammarinese. La Cassa di Risparmio – 130 anni di storia bancaria sammarinese – dunque resiste e ora è pronta per il rilancio con il piano di ricapitalizzazione. Nel 2011, nonostante le difficoltà, si è confermata la prima banca sammarinese con oltre 2 miliardi di euro di raccolta e quasi un miliardo e 100 milioni di impieghi. Da sola, la Carisp, vale quasi il 30% dell’intero sistema bancario sammarinese.

Luca Salvatori

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