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Cassa di Risparmio perde i pezzi

31 ago 2017
Carisp
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E' una guerra senza esclusione di colpi. E il campo di battaglia è la finanza sammarinese. L'affondo è partito ieri pomeriggio. Mentre il Consiglio Direttivo di Banca Centrale licenzia Savorelli, l'Ansa pubblica la relazione dell'ormai ex dg di Banca Centrale su Cassa di Risparmio, relazione indirizzata anche al Fondo Monetario Internazionale. Savorelli distrugge la vecchia governance della banca e il collegio dei sindaci, protagonisti in questi giorni di un paio di istanze depositate in Tribunale. L'unico nome, riportato dall'agenzia di stampa, è quello di Vladimiro Renzi, padre del Segretario agli esteri. Ma Savorelli se la prende anche con i nuovi entrati e chiede la testa di Nicolino Romito. “L'azione di pulizia, scrive, passa anche dalla richiesta, finora inascoltata, delle dimissioni del presidente di Cassa di Risparmio per il quale non è stata confermata l'esistenza dei requisiti di onorabilità”. Vale a dire che l'ex capo della vigilanza avrebbe chiesto subito l'uscita di scena di Romito e, inascoltato, torna a sollecitare cda e lo stesso Romito di "dichiarare immediatamente la decadenza, con effetti immediati della carica di presidente”. In Cassa, nelle stesse ore, si consuma un'altra battaglia. Il governo chiede anche le dimissioni del direttore Luca Simoni. La decisione, spiega il Segretario alle finanze, è stata presa nell'ultima seduta del Congresso di Stato ed è figlia di un percorso considerato concluso con l'approvazione del bilancio 2016 e la presentazione del piano industriale. “L'Esecutivo non ha mai nascosto l'esigenza di procedere al rinnovamento della struttura dirigenziale della banca, in coerenza – ricorda Celli - con i dispositivi assunti dal Consiglio già nella scorsa legislatura”. Una richiesta che Simoni accetterà? “Vivo del mio lavoro, risponde il dg di Cassa, sono troppo giovane per andare in pensione”. Intanto nel cda di Cassa si rischia la mancanza del numero legale. Martedì sera Savorelli ha sospeso Marcello Forcellini perchè ritenuto privo dei requisiti di professionalità necessari – Forcellini è laureato alla Bocconi - per stare in Consiglio d'amministrazione. Poi ha chiesto la testa di Romito e, poco dopo, sono arrivate le dimissioni, irrevocabili, di Giuliana Cartanese, sempre del Cda di Cassa. Siamo a quota 3 su 7 membri. Nel tardo pomeriggio di oggi nuova riunione del Consiglio Direttivo di Banca Centrale. Un incontro più tecnico, per formalizzare l'uscita di scena di Savorelli, oltre ad ufficializzare il suo licenziamento: il sito di BCSM ancora non fa parola di quanto è successo. Il Direttivo dovrebbe dichiarare nulli anche gli atti compiuti ieri dall'ex direttore generale confermando di fatto, nel suo ruolo, il Presidente di Cassa di Risparmio.

Sonia Tura

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