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Cdls, confermati Neri (Industria) e Frulli (Pubblico Impiego): occhi puntati sul rinnovo contratti

di Annamaria Sirotti
9 nov 2021

“Dopo 3 milioni di ore di cassa integrazione, il settore manifatturiero sta uscendo con slancio dall’incubo Covid, è il momento di raccogliere le sfide dell’innovazione tecnologica e marciare spediti verso l’ingresso nell’Unione Europea”. Rinnovato alla guida della Federazione Industria, Paride Neri chiede accelerazione nell'accordo di associazione con l'Ue, mentre sul fronte interno la priorità resta quella del rinnovo dei contratti: "quelli fermi da oltre dieci anni, come PA e banche, a fronte a una energica ripresa dell’inflazione” - dice, ma anche quello del settore industria, in scadenza a fine anno: “Il comparto manifatturiero - spiega Neri - è oggi l’avamposto dell’innovazione”, auspicando un immediato confronto negoziale con l’Anis che abbia al centro il tema della formazione, per garantire l’accesso alle nuove competenze digitali”.



Apertura dei tavoli per i rinnovi contrattuali in testa all'agenda anche per Milena Frulli, confermata alla guida della Federazione Pubblico Impiego Cdls: “Nella pandemia è emersa la centralità del settore pubblico, non c'è tempo da perdere – dice – rispetto al rinnovo di un contratto scaduto per la parte economica dal 2010 e per la parte normativa dal 2012”. Poi la riorganizzazione della sanità, invocando un nuovo atto organizzativo per una sanità evoluta ed esigenze dei cittadini mutate”. Ancora, la sfida al precariato, chiedendo di estendere la stabilizzazione, sottoscritta a novembre scorso per i dipendenti ISS, a tutti i precari della PA”. Avvio del confronto nei prossimi giorni, con l'auspicio di un accordo che vada a sanare definitivamente il fenomeno.




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