Cdls: l'emergenza banche frena la ripresa

“E' cruciale una politica indirizzata al risanamento del settore del credito, che deve innanzitutto basarsi sulla trasparenza dello stato di salute dei bilanci”. Questa la ricetta indicata dal segretario della CDLS, nella lettera inviata agli iscritti, in occasione del tesseramento 2018. Riccardo Stefanelli parte infatti da una considerazione: a rallentare la ripresa economica, lo scorso anno, è stata proprio “l'emergenza banche”, determinata – scrive - “da un alto volume di NPL, dal tortuoso commissariamento di Asset, dalla difficile riorganizzazione di Cassa di Risparmio, e dalla raffica di dimissioni ai vertici di BCSM”. Il quadro che ne esce, secondo Stefanelli, è quello di un sistema economico in condizioni di persistente fragilità, dove “i lavoratori coinvolti nei licenziamenti – assistiti dal sindacato – sono stati circa 5.000, mentre gli stipendi non pagati, rimborsati ai dipendenti vittime di fallimenti aziendali, hanno superato il milione di euro”. Solo nell'ultimo anno, viene ricordato, la CSU ha dato assistenza fiscale a 7.500 famiglie. Infine un monito: l'austerity, secondo il segretario CDLS, non è la soluzione per affrontare il riequilibrio previdenziale. Ogni modifica delle dinamiche pensionistiche, ha forti ricadute sociali, e queste scelte – ammonisce Stefanelli - “non possono essere affrontate come una ordinaria manovra tecnico-contabile”.

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