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Centrale del Latte: firmata la convenzione, agli allevatori sammarinesi la nuova gestione

14 ott 2015
Firmata la convenzioneCentrale del Latte: firmata la convenzione
Centrale del Latte: firmata la convenzione - hiusa la vicenda Centrale del Latte: una folta delegazione di Governo ha siglato insieme alla Cooper...
La vicenda privatizzazione Centrale del Latte arriva all'epilogo: una folta delegazione di Governo ha firmato insieme alla Cooperativa Agricola Latte Sammarinese la convenzione che prevede per gli allevatori locali una concessione d'uso di 30 anni, l'utilizzo del marchio EuroLatte e del complesso dei beni aziendali ma anche diversi oneri tra cui l'obbligo di garantire la continuità della produzione, di provvedere ai necessari lavori di ricostruzione, ristrutturazione e messa a norma dello stabile, di non chiedere per almeno 20 anni finanziamenti aggiuntivi alle agevolazioni già contemplate dall'accordo; si è inoltre stabilito che il pagamento della macchina imbottigliatrice, a carico della cooperativa, sia distribuito in tre rate e con scadenza a fine 2016. In merito alla zona bianca, la Centrale avrà sul territorio l'esclusiva per la vendita di latte vaccino fresco e a lunga conservazione. Dal 1° novembre il passaggio effettivo alla nuova gestione che, in attesa della piena abitabilità dell'edificio, disporrà di licenza temporanea. L'attività dovrà arrivare a regime entro 36 mesi dalla stipula della convenzione.
Nel video i commenti a caldo, subito dopo la firma, del segretario di Stato al Territorio Antonella Mularoni e del presidente della Cooperativa Latte Sammarinese, Ugo Bonifazi.

Sulla vicenda nota di soddisfazione di Osla: "a breve sarà possibile quindi attuare il piano industriale e gli urgenti interventi di ristrutturazione". Scrive in una nota, "L'impresa della Cooperativa Agricola Latte Sammarinese simboleggia un rinnovato orgoglio sammarinese, per tornare a credere ed investire nel nostro territorio, dove a mettersi in gioco deve essere prima di tutto chi da anni opera nel settore, espandendo una nuova cultura del lavoro, del sacrificio e del credere nelle proprie capacità".

Silvia Pelliccioni

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