Chiusa la vertenza contrattuale del settore commercio. Contratto firmato senza l'Usl

Basta il colpo d'occhio per rendersi conto dell'ufficialità della situazione. Associazioni di categoria da una parte, sindacati dall'altra. Sul tavolo un contratto di peso per San Marino: quello del settore commercio, “che deve tornare ad essere strategico per l'economia della Repubblica”. Mille aziende e 3 mila lavoratori se lo troveranno- e non è un caso- sotto l'albero di Natale. La firma è una iniezione di certezza per la stabilità di un settore dal punto di vista contrattuale e arriva nel momento in cui si chiede lo sforzo più grande: attirare consumatori a San Marino. Si punta all'immediato ma si guarda oltre: tanto che i tempi si allungano al 2014. Un lasso di tempo indispensabile per ripensare un settore che risente profondamente della crisi
Il contratto è un buon compromesso, prosegue Lonfernini. Si amplia il periodo di prova, il tempo determinato passa da 9 a 18 mesi. Potenziato il fondo Servizi sociali con lo stanziamento di 35 mila euro all'anno destinati a fronteggiare fallimenti ed insolvenze aziendali. Tra gli aspetti più dibattuti quello relativo all'aumento: 1,75 % per il 2010, 1,25% per l'anno 2012, 1,50% per il 2013 e 2014.
Sullo sfondo della firma un settore economico che chiede fiducia, tutela e proposte. Per esercizi e bar si firma venerdì. Poi mancheranno solamente banche, servizi ed edilizia. Nel video le interviste a Carlo Lonfernini (Usc), Sandro Pavesi (Osla), Gianluigi Giardinieri (CDLS) e Alfredo Zonzini (CSdL)

Sara Bucci