CIS, dipendenti e federazione servizi Csdl, Cdls, USL: "Soluzioni a tutela di risparmi e posti di lavori"

Assemblea dei dipendenti CIS e Federazioni servizi di CSDL, CDLS e USL chiedono una analisi attenta di tutte le soluzioni possibili, nell'ottica della salvaguardia dei risparmi e dei posti di lavoro

Soluzioni concrete per superare lo stato di crisi, a salvaguardia di risparmiatori, dipendenti e perché il risanamento non pesi sulla collettività. Contemplano l'ipotesi di cessione della Banca a terzi, purché nella sostenibilità del piano industriale, concretezza dell'investimento, continuità operativa, salvaguardia dell'integrità aziendale. Accertamento delle responsabilità è la richiesta, come elemento di chiarezza, ma in testa sta la garanzia occupazionale, richiamando come essenziale e doverosa la definizione delle misure da adottare a tutela in caso di risoluzione: “ad oggi – dicono – non si hanno informazioni che lascino ipotizzare continuità e conservazione dei posti di lavoro”, elemento “non ancora affrontato con la dovuta chiarezza da parte del governo”. Il riferimento va alla legge sulle risoluzioni bancarie che – dicono - “non indica le modalità operative per raggiungere questo obiettivo”. Legge nuovamente chiamata in causa in merito all'introduzione del bail-out – vale a dire, il salvataggio esterno con risorse pubbliche, anche tramite eventuale nazionalizzazione. Anche in questo caso, si chiede che “la valutazione degli attivi della banca avvenga nell'ottica della continuità aziendale e con una metodologia omogenea a quella applicata agli altri istituti di credito”. Fiducia nell'operato di Banca Centrale, nella difesa della sua autonomia, quale primo attore nella gestione delle crisi bancarie, ma in un contesto che non può prescindere da valutazioni politiche sulle ricadute occupazionali, sulla collettività, sulle garanzie per correntisti e fondi pensione: “Politica e banca centrale insieme devono tracciare le soluzioni possibili a fronte degli obiettivi che devono essere identificati dalla politica stessa, cui spetta poi l'onere della sintesi e della decisione finale”.

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