Il CIS passa a Carim

Il CIS passa a Carim.
111 milioni di euro, poco meno di 215 miliardi delle vecchie lire. Questo – riferisce l’Ansa - il costo sostenuto dalla Cassa di Risparmio di Rimini per acquistare dalla Banca Antonveneta, il 100% del pacchetto azionario del Cis, il Credito Industriale Sammarinese, che e’ una delle 4 banche “storiche” della Repubblica, con 3 filiali e circa una trentina di dipendenti. Il trasferimento effettivo delle azioni attende ora solo il via libera delle autorita’ competenti italiane e sammarinesi. Il Cis, al 31 dicembre 2004, vantava impieghi a clientela per 350 milioni di euro e una raccolta pari a 670 milioni di euro, di cui 380 realtivi alla raccolta diretta. Fondato nel 1980, controlla anche la societa’ fiduciaria Finantia.sa attiva nel leasing immobiliare. “la produttivita’ ed efficienza conseguite dal gruppo bancario– asserisce una nota della Cassa di Risparmio di Rimini – gli consentono di raggiungere livelli di redditivita’ molto interessanti”. Determinante nell’acquisizione del gruppo Cis è stata anche la vicinanza geografica. Pur trattandosi di un investimento in uno stato estero, i legami storici, gli aspetti culturali, i risvolti produttivi e commerciali conducono direttamente – prosegue la nota della Carim – all’entrata in campo di sinergie e potenzialita’ difficilmente raggiungibili in altri contesti. L’operazione viene anche definita dalla Cassa di Risparmio di Rimini – come una tappa decisiva nel cammino di crescita finora intrapreso, in coerenza con la vocazione di banca operante al servizio di famiglie e piccole e medie imprese.

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