Congresso CSdl dedicato ai grandi temi di attualità, nessuno sconto al Governo

Il 19^ Congresso CSdl alla vigilia di un dicembre che sarà di intensa mobilitazione e vedrà, per la seconda volta quest'anno, uno sciopero generale. Non fa sconti alla politica il segretario Giuliano Tamagnini, che nella sua relazione introduttiva ribadisce il muro contro il quale si sono scontrate le richieste di confronto del sindacato, sacrificate all'altare della autoreferenzialità: “pronti a ricorrere per la prima volta al referendum istituzionale”, dice davanti ad un sala gremita, con i primi fila i segretari Zafferani, Zanotti e Podeschi. #INSIEMEper la parola d'ordine del Congresso, che torna spesso in una relazione che mette in fila i grandi nodi dell'attualità: modello di sviluppo, bilancio pubblico, sistema bancario, pensioni, equità fiscale, PA. E che insiste su un metodo, quello del confronto, che non c'è 

Sullo sfondo l'analisi economica che il Segretario Zafferani nel suo intervento indica per focalizzare il trend, per poi intervenire anch'esso sul metodo: “nei tavoli che vengono convocati si ha difficoltà a scendere sulle proposte concrete e sono per prime le parti sociali a richiedere di affrontare gli argomenti in tavoli separati, bilaterali con il governo, per evitare di litigare. Mentre una sintesi comune passa anche dallo scontro”. 

Nel pomeriggio approvato un ordine del giorno dedicato alla tutela delle donne, in ambito non solo familiare ma anche lavorativo. Domani il rinnovo del direttivo e l'elezione del segretario generale. Quest'ultima non riserverà grandi sorprese: Tamagnini ha già presentato la sua autocandidatura

s.b 

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