Il Consorzio San Marino 2000 lavora ad un progetto di turismo accessibile

Un’ospitalità senza barriere. E’ quella che vuole offrire San Marino, e a prima vista il compito può sembrare arduo: arroccata sul monte Titano, la Repubblica presenta ostacoli naturali piuttosto ostici. Ma il Consorzio 2000, da un paio d’anni, si è buttato a capofitto nell’impresa, perché il concetto base è che dev’essere l’ospitalità ad essere senza barriere: è l’uomo che deve rendere accessibile ciò che non lo è. Grazie all’entusiasmo e all’energia di Mahena Abbati, il progetto prende forma, se ne parlerà anche al Meeting lunedì, nello stand di San Marino: una brochure spiega già quali luoghi d’attrazione sono accessibili e quali no, suggerisce percorsi alternativi rispetto a quelli impraticabili per chi ha difficoltà motorie. Tutto questo sarà disponibile anche sul web in un sito di prossima apertura. San Marino, comunque, non è all’anno zero. E per chi ha problemi di intolleranze, come chi soffre di celiachia, esistono già ristoranti con cucine dedicate, e negozi che vendono prodotti appositi. Un altro degli obiettivi è tramutare i menu in braille, per i non vedenti. Anche la Reggenza ha dimostrato grande attenzione al progetto, ricevendo in udienza privata i promotori, che sanno di avere le istituzioni dalla loro parte.
Nel video l’intervista a Mahena Abbati, Consorzio San Marino 2000.

Francesca Biliotti

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