Tantissime le persone che, nei cinque giorni della manifestazione veronese, hanno affollato lo stand del Consorzio vini tipici di San Marino: clienti, importatori, agenti, giornalisti, curiosi, appassionati. A rappresentare le istituzioni sammarinesi anche la presenza del Segretario di stato al territorio, Marino Riccardi.
Le vendite sorprendenti in Repubblica dell'ultimo arrivato, cioè del Sangiovese di San Marino - 20.000 bottiglie in 2 mesi e mezzo - avevano già creato ottimismo nell’ambiente, “ma avere le stesse conferme da un pubblico che ci confrontava con produttori di tutto il mondo – riferisce il Consorzio vini - ci ha fatto sentire orgogliosi del lavoro svolto in questi anni”.
Tanti complimenti sono arrivati per il Biancale e per il Roncale con ordini e prenotazioni da diversi importatori di Londra, degli Stati Uniti, della Germania e anche dell'India, tutti sorpresi per i sentori di questi vini autoctoni e per il buon rapporto qualità-prezzo.
Tanti anche i pre-ordini per il Sangiovese, che però sarà disponibile solo dal prossimo ottobre a causa del "tutto esaurito" dei primi due mesi.
Il Tessano, come sempre, è stato il cavallo di battaglia insieme al Caldese per i gli intenditori di vini speciali, i veri ambasciatori della nostra Repubblica. Gli apprezzamenti per il nostro comparto si sono rafforzati nel vedere anche i prodotti con marchio Terra di San Marino: pane, olio, piadina e miele scelti per accompagnare le degustazioni.
Un bilancio dunque tutto in positivo, quello della partecipazione a Vinitaly che – si legge su una nota del Consorzio vini di San Marino - “deve diventare un appuntamento immancabile nei prossimi anni”.
Le vendite sorprendenti in Repubblica dell'ultimo arrivato, cioè del Sangiovese di San Marino - 20.000 bottiglie in 2 mesi e mezzo - avevano già creato ottimismo nell’ambiente, “ma avere le stesse conferme da un pubblico che ci confrontava con produttori di tutto il mondo – riferisce il Consorzio vini - ci ha fatto sentire orgogliosi del lavoro svolto in questi anni”.
Tanti complimenti sono arrivati per il Biancale e per il Roncale con ordini e prenotazioni da diversi importatori di Londra, degli Stati Uniti, della Germania e anche dell'India, tutti sorpresi per i sentori di questi vini autoctoni e per il buon rapporto qualità-prezzo.
Tanti anche i pre-ordini per il Sangiovese, che però sarà disponibile solo dal prossimo ottobre a causa del "tutto esaurito" dei primi due mesi.
Il Tessano, come sempre, è stato il cavallo di battaglia insieme al Caldese per i gli intenditori di vini speciali, i veri ambasciatori della nostra Repubblica. Gli apprezzamenti per il nostro comparto si sono rafforzati nel vedere anche i prodotti con marchio Terra di San Marino: pane, olio, piadina e miele scelti per accompagnare le degustazioni.
Un bilancio dunque tutto in positivo, quello della partecipazione a Vinitaly che – si legge su una nota del Consorzio vini di San Marino - “deve diventare un appuntamento immancabile nei prossimi anni”.
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