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Contratto industria-artigianato, sì dal 92% dei dipendenti

16 dic 2008
Csu
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Il nuovo contratto interessa oltre 10 mila dipendenti del settore industria e artigianato e poggia su alcuni punti cardine: la difesa delle buste paga, l’approvazione del pacchetto di legge sugli ammortizzatori sociali, il completamento della riforma previdenziale e nuove tutele per il mercato del lavoro.
Pesa soprattutto l’incertezza legata agli effetti della crisi internazionale, al punto che - per il sindacato - la vertenza contrattuale deve diventare un banco di prova per rilanciare le relazioni industriali e predisporre le contro-misure necessarie al brusco rallentamento dell’economia. “Tutelare il potere d’acquisto delle buste paga è l’assoluta priorità – dicono i segretari delle due federazioni industriali – per poi concentraci su un progetto concreto e fronteggiare i contraccolpi economici ed occupazionali di una crisi finanziaria che, mese dopo mese, sta diventando sempre più una crisi reale”.
La parte economica del contratto chiede un aumento delle retribuzioni del 5% all’anno per tre anni, un ulteriore scatto di anzianità dopo 10 anni di servizio, la parificazione al 200% dello straordinario previsto per le festività lavorate, senza distinzione tra quelle nazionali e religiose e l’aumento del 50% del rimborso chilometrico per chi utilizza la propria auto per l’azienda.

Sonia Tura

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