Contributi previdenziali non versati: rischio di rimanere “scoperti”, a FondISS manca 1 milione e mezzo

Nuovi dettagli sul fenomeno dei contributi non pagati a San Marino. Nei giorni scorsi la notizia di 23 milioni di euro lordi che lo Stato dovrà recuperare per il primo pilastro, a causa di mancati versamenti da parte di imprese e lavoratori autonomi. La questione non si ferma qui, perché anche dal FondISS, fondo di previdenza complementare, spiegano di avere una fetta di contributi non pagati: per la precisione, circa 1 milione e mezzo di euro da incassare – periodo di riferimento dal 2011 a oggi - comprensivi di interessi e sanzioni. Il numero di debitori, tra aziende e autonomi, si aggira sui 550 soggetti e il debito più grande è di circa 28mila euro.

Quali potrebbero essere gli effetti concreti, in futuro, di un mancato recupero dei versamenti? Gianluca Montanari, membro del Consiglio per la previdenza, spiega che, in questi casi, si va ad attingere dal fondo comune di riserva di rischio previsto dalla legge. Se i fondi mancano, però, si fa strada il pericolo di avere i "contributi scoperti".

Questa soluzione d'emergenza non è destinata, però, alle situazioni gestite dal FondISS che ha, invece, un fondo di perequazione dedicato. Ma la somma, spiegano dall'organizzazione, è “insufficiente”. La possibilità di perdere i contributi allora resta.

Anche per FondISS è previsto il passaggio delle pratiche all'esattoria di Banca Centrale dopo quattro mesi di mancati pagamenti. Per chi ha un debito superiore a 10mila euro le conseguenze sono penali.

mt

Nel servizio, l'intervista a Gianluca Montanari, membro del Consiglio per la previdenza

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