Contributo di solidarietà: tassa prelevata dai redditi dei lavoratori dipendenti

Le modalità del prelievo devono ancora essere stabilite da un apposito decreto delegato, ma si tratta di una nuova tassa, né più né meno, introdotta con la legge finanziaria. Questa volta ha i contorni della solidarietà, l'articolo 38 parla infatti proprio di contributo di solidarietà, che servirà a creare un nuovo fondo in favore degli inoccupati e dei dipendenti che usufruiscono degli ammortizzatori sociali. Il nuovo balzello sarà pari allo 0,1%, che sarà prelevato dai redditi lordi complessivi percepiti dai dipendenti di tutti i settori, ad eccezione di una fascia di esenzione pari a 10mila euro. Quindi, se il lavoratore percepisce 2.000 euro al mese, ne percepirà 26mila l'anno, sui primi 10mila non avrà alcun prelievo, che invece avverrà sui restanti 16mila: totale, 16 euro l'anno da destinare al fondo speciale per intervento sull'occupazione e contenimento costo del lavoro, com'è stato battezzato. Con quali modalità e tempistiche avverrà il prelievo, e chi ne usufruirà, è ancora tutto da stabilire. Si prevede però di ottenere una somma vicina ai 400mila euro. Il fondo sarà un ulteriore strumento di sostegno per le fasce più esposte alla crisi, e che andrà ad aggiungersi al credito sociale, già in vigore da qualche anno: entro maggio inizia la presentazione delle domande per poter accedere agli aiuti.

Francesca Biliotti

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