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Costo della vita alle stelle

5 ott 2008
Al supermercato
Al supermercato
La spesa alimentare è la seconda voce nel bilancio famigliare, preceduta solo dall’abitazione, e nel caso del cibo contrarre i consumi significa ricadere su prodotti meno costosi e quindi in un’alimentazione a rischio, perché un costo minore significa un calo di qualità del prodotto, con un maggior consumo di cibi confezionati ricchi di grassi e zuccheri.
Da un lato quindi si risparmia, dall’altro però si aumenta il rischio obesità.
E mentre cambiano i consumi e la dieta mediterranea è sempre più a rischio proprio dov’è nata, anche il contenuto dei carrelli della spesa assume un aspetto diverso.
Meno prodotti tipici come pasta e pane, meno frutta e verdura, più carne di pollo, che dopo anni di crisi ha riacquistato punti nella scelta dei consumatori, più carni bianche in generale, più uova e yogurt, aumenta seppur leggermente l’acquisto dell’olio extravergine di oliva e quello del latte fresco.
Ma esiste un’altra voce nel bilancio della spesa: lo spreco per un acquisto eccessivo.
Si calcola che circa il 30% degli acquisti finisce in pattumiera.
Fare spesa più volte alla settimana comprando la quantità indispensabile per uno o due giorni, approfittare delle offerte, scegliere frutta e verdura di stagione, ridurre il consumo di carne e preferire pesce azzurro e legumi può aiutare a stare meglio e a risparmiare.

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