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Credito sociale: 139 le domande pervenute; in calo rispetto allo scorso anno

Quasi invariato, nel 2019, lo stanziamento pubblico per gli strumenti protezione sociale

4 nov 2019

E' attesa per domani la delibera del Congresso, che certificherà l'individuazione dei beneficiari del Certificato di Credito Sociale: strumento di welfare prezioso – a disposizione dei non abbienti – per far fronte a spese quali il mutuo prima casa, l'acquisto di medicinali, il pagamento di rette scolastiche. Fra i dati disponibili, al momento, vi è quello del numero di domande: 139 quelle pervenute, contro le 161 dell'anno precedente. Nel 2014 furono 445. Un calo drastico; alla cui origine, probabilmente, non vi è una contrazione del tasso di povertà in Repubblica, bensì una maggiore attenzione nella fase di accertamento. Anche quest'anno, del resto, l'obiettivo del Comitato di Gestione e Valutazione del Certificato di Credito Sociale – che ha analizzato le documentazioni relative al 2018 -, è stato quello di concentrare gli aiuti sui più bisognosi. Nel 2017, per esempio, su 193 domande solo 77 vennero accolte. 377.600 euro: questo l'importo stanziato per il 2019 nel capitolo di spesa che, oltre al credito sociale, comprende anche istituti quali il fondo straordinario di solidarietà. Lo scorso anno l'investimento per questi strumenti di protezione sociale fu di poco superiore: 385.000 euro. Invariata la soglia di 7.000 euro di reddito pro-capite, oltre la quale non è possibile accedere al credito sociale. Ricalibrati invece gli scaglioni per i contributi, che – in base al reddito – vanno da 500 a 4.000 euro. Rinviato all'anno prossimo, invece, l'aggancio di questo strumento all'ICEE: l'indicatore della condizione economica dei singoli e dei nuclei familiari. La comunicazione dell'accoglimento o meno, della domanda, arriverà ai diretti interessati – probabilmente - nel periodo natalizio. Sarà possibile presentare ricorso entro 10 giorni dal ricevimento.


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