732 mila 750 i soldi ripartiti per le 258 richieste accolte rispetto alle quasi 400 presentate alla commissione preposta che ora lavora per concretizzare il Certificato di Credito Sociale. Un documento esaminato e sostanzialmente condiviso dalla maggioranza e sul quale è stato avviato il confronto con associazioni dei lavoratori e categorie economiche. Il certificato contiene un valore spendibile per acquisire servizi pubblici o convenzionati, per integrare o sostituire il pagamento di utenze, imposte, tasse, rette, medicinali, protesi, cure e assistenza in genere. Naturalmente riferito solo a soggetti che siano in condizioni socialmente svantaggiate. L’attenzione è rivolta alle famiglie molto numerose, a quelle monoreddito con minori a carico, al sostegno della disabilità e del disagio sociale in genere. Le risorse stanziate a bilancio ammontano a 700 mila euro. Dovranno far fronte alle cosiddette nuove povertà. Riequilibrare la condizione di chi si trova per alcuni periodi in condizioni svantaggiate. Prevedere un indicatore dello stato economico della famiglia che funga da parametro per stabilire il livello di intervento sia per prestazioni assistenziali che per servizi di pubblica utilità. Soprattutto avere strumenti di valutazione che permettano di fissare le basi per un ulteriore intervento sociale per chi ne avrà bisogno anche negli anni a venire. Si pensa a un istituto con un finanziamento pluriennale che diverrà permanente.
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