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Crisi del turismo, OSLA: "Sempre più piccole aziende chiudono i battenti definitivamente"

15 gen 2021
Centro storico
Centro storico

"Il settore turistico commerciale sta pagando il prezzo più salato alla crisi da Covid-19 e come tale va al più preso aiutato per tentare di arginare la catastrofe". Lo ribadisce OSLA in una nota, parlando di "catastrofe già in atto", che ha portato sempre più piccole e piccolissime aziende a chiudere definitivamente.

L'organizzazione degli imprenditori porta l'attenzione sugli esercizi del centro storico, con la testimonianza di due imprenditori: Luca Liberti, gestore di tre profumerie e Pier Luigi Mularoni, proprietario della Casa del Natale. Entrambi sottolineano una situazione di crisi del settore e chiedono che vengano emanati i ristori promessi.


Liberti denota che le vendite sono calate di quasi il 50% per la mancanza di turismo e la conseguente scomparsa della clientela est europea e cinese. Oltre a un supporto chiede che vengano forniti strumenti validi per operare online e "di poter usufruire dei servizi che i vari istituti di credito internazionali, quali Paypal, American express, Union pay, Ali pay, e di potenziare e migliorare il tax-free".

Mularoni riscontra una perdita per il suo esercizio dal 50 al 60% degli incassi, salvati solo dai due mesi d'estate. Ammette che sta pagando le sue due dipendenti utilizzando i risparmi personali, "perché anche loro hanno famiglia e non ce la siamo sentita di lasciarle senza stipendio”. Segnala che già decine di negozi in centro storico hanno chiuso definitivamente e chiede, assieme agli aiuti, che vengano dilazionati e spostati i pagamenti richiesti dallo Stato.

Da Liberti e Mularoni anche una richiesta affinché vengano fatti controlli sulla concorrenza sleale, segnalando che in alcune attività viene commercializzata merce non conforme alla vendita. “Ci vogliono i controlli per chi non si comporta bene. - scrive il proprietario della Casa del Natale - Altrimenti si alimentano le distorsioni che tanto hanno fatto male al nostro comparto e al nostro paese in termini economici e di immagine”.



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