Crisi edìle: "Costretti a svendere" dice Monaldi dell'Ases

"Costretti a svendere" così Luca Monaldi presidente dell'Ases sulla situazione del mercato edìle a San Marino. Mentre in Italia si tenta di uscire dalla crisi del comparto, sul Titano l'industria del mattone rimane ferma. Il cambio del mutuo statale crea qualche incertezza mentre i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 15% da un anno a questa parte.
"C'è molta poca richiesta - spiega Giuseppe Moraccini della Sedi - tutte le zone hanno subìto una svalutazione, le più quotate rimangono Dogana, Falciano e Serravalle ".
"Lentamente qualche cosa si vede - continua Monaldi - ma le aziende sono prese per la gola e sono costrette a svendere: quel poco che si muove non è una risalita reale del mercato ma nasce dalla necessità di far cassa. Una volta c'erano tante finanziarie che elargivano denaro e anche questo ha portato alla rovina di alcuni imprenditori ma adesso le banche sono molto, troppo restie".
Anche l'Abs conferma che le richieste di mutuo prima casa sono poche e le condizioni di tasso sono elevate perchè San Marino non è nelle misure di iniezione di liquidità della Bce. "Il mercato non è ancora ripartito - ha spiegato Daniele Guidi, presidente Abs - domanda ed offerta non si sono ancora incontrate". E sul polo del lusso e le sue infrastrutture: "Confidiamo che, come promesso, lavorino le  imprese sammarinesi" ha chiosato Monaldi.
Valentina Antonioli

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