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Crisi finanziaria, ripercussioni sui mercati agricoli

7 nov 2008
FAO
FAO
La produzione cerealicola mondiale quest’anno toccherà livelli record. E’ la FAO ad affermarlo. L’agenzia ONU tuttavia mette in guardia sugli influssi negativi della crisi finanziaria in atto e che potrebbero ripercuotersi proprio sui mercati agricoli.
“Se per ipotesi, nella stagione 2008/2009 dovessero prevalere l’attuale volatilità dei prezzi e le odierne condizioni di liquidità - sottolinea il rapporto economico della FAO - semine e produzione potrebbero risentirne con un’inevitabile nuova impennata dei prezzi nel biennio 2009/2010. E con crisi alimentari perfino più gravi di quelle registrate finora. D’altronde la ripresa della produzione di cereali è per lo più avvenuta nei paesi industrializzati, dove gli agricoltori erano meglio attrezzati per rispondere ai prezzi sostenuti. La capacità di risposta dei Paesi in via di sviluppo – sostiene la FAO – è stata invece molto limitata dalla ristrettezza dell’offerta”.
Gravi, dunque, le implicazioni per le popolazioni povere. Il forte rialzo dei prezzi negli ultimi due anni ha fatto aumentare il numero delle persone sottonutrite nel mondo, che si attesta ora a 923 milioni. Nella maggior parte degli Stati a basso reddito, prezzi alimentari internazionali più bassi non si sono tradotti in prezzi più bassi a livello nazionale. “Se non si correrà ai ripari con politiche agricole mirate – conclude la FAO – il rischio reale, come conseguenza della difficile situazione in cui versa l’economia mondiale, sarà quello di costringere la gente a ridurre il proprio consumo alimentare. Ed il numero dei sottonutriti potrebbe aumentare ulteriormente”.

Silvia Pelliccioni

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