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Crisi. La Merkel frena i falchi; la Bundesbank attacca la Bce

27 ago 2012
Crisi. La Merkel frena i falchi; la Bundesbank attacca la Bce
Crisi. La Merkel frena i falchi; la Bundesbank attacca la Bce
Angela Merkel dice basta alle speculazioni dei 'falchi' tedeschi su Atene. La cancelliera ha lodato gli sforzi del premier greco Samaras in modo esplicito e ha invitato gli esponenti dei partiti della sua coalizione, che in questi giorni rinfocolano le polemiche a fini elettorali interni, a "pesare" bene le parole. Perché quando si parla della Grecia, ha detto,"c'é molto in gioco". E ha fatto notizia l'apertura dell'Austria alle richieste greche: a Vienna, il cancelliere Werner Faymann si è detto infatti favorevole a concedere una proroga "anche di due o di tre anni" al governo greco rispetto al limite fissato al 2014 per il risanamento dei conti. A patto che rispetti gli impegni concordati. Una proposta che si è scontrata contro il muro eretto, nelle ore successive, dal vice cancelliere tedesco Roesler, ministro dell'Economia liberale, secondo il quale non sarebbe fattibile una proroga degli impegni assunti da Atene "né di sei mesi né di due anni".
E sempre dalla Germania attacchi alla Bce. "Immaginare che il consiglio della Bce stabilisca i tassi sui bond per me è scabroso. E non penso affatto di essere l'unico ad avere il mal di pancia in proposito". Non usa mezzi termini il presidente della Bundesbank, Weidmann, che boccia anche l'ipotesi di comprare titoli di Stato dei Paesi in difficoltà perché, dice, é come "finanziare gli Stati stampando moneta", e "in democrazia devono essere i Parlamenti, e non le banche centrali, a decidere una tale condivisione dei rischi". Ma trova un freno nella cancelliera Angela Merkel che, pur fornendo il proprio sostegno all'ex collaboratore sottolinea: "La Bce è indipendente. Ha però un mandato molto chiaro e strettamente limitato per contribuire alla stabilità della valuta. Io ho fiducia ora come prima del fatto che le sue decisioni siano prese sulla base del suo mandato, e così ha detto anche Mario Draghi".

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