Crisi, il superfluo costa meno del necessario

Crisi, il superfluo costa meno del necessario.
Nell’età della crisi le contraddizioni si sprecano, quando la parola stessa “spreco” rimanda a tempi ormai lontani, perché la cattiva amministrazione delle proprie finanze può diventare oggi molto più pericolosa di ieri. E se viaggiare low cost costa 20 euro, per fare la spesa si spende molto di più. Come in un mondo rovesciato il superfluo viene dunque a costare meno del necessario. Nella lotta al carovita si taglia il più possibile e cresce il numero di chi riduce le risorse: tagliano le famiglie, tagliano i comuni, tagliano gli Stati.
In questa corsa al risparmio la cultura, che non da tutti viene percepita come un bisogno primario, rischia di essere sacrificata sull’altare della crisi. In Italia la forbice si sta abbattendo su scuola, università, arte, eventi. A San Marino, invece, puntare sulla cultura e sui giovani è una delle priorità del Governo. In controtendenza con quanto accade oltre confine.

Monica Fabbri

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