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Csdl all'attacco del Governo: "Su banche e fondi pensione non abbiamo un interlocutore"

Giuliano Tamagnini: "L'esito dei referendum segnerà probabilmente la prosecuzione o meno dell'esperienza dell'attuale Governo". “Sulla crisi delle banche e sui fondi pensione – dichiara – non abbiamo più un interlocutore”.

17 mag 2019
Direttivo CSDL
Direttivo CSDL

Il direttivo della Confederazione Sammarinese del Lavoro non lesina, certo, pesanti critiche all'esecutivo per la mancanza di confronto sui temi cruciali del momento. Secondo il Segretario Tamagnini potrebbe dipendere dai referendum del 2 giugno il cui esito – afferma - “probabilmente segnerà, dopo due anni e mezzo, la prosecuzione o meno dell'esperienza dell'attuale Governo”.

Alla base del forte contrasto la mancanza di rassicurazioni sui 100 milioni di fondi pensione allocati in Banca Cis ed anche sulla effettiva solidità dei titoli sottostanti, posti a garanzia degli stessi fondi. La Csdl sospetta che possano essere stati utilizzati a garanzia di altri clienti e quindi si sia compiuto un reato. Pessimista, la confederazione del Lavoro, anche sul futuro di Banca Cis. Il Direttivo lamenta inoltre il silenzio del governo sulla proposta di Abs in tema di Npl, con l'utilizzo dei fondi pensione. Proposta, peraltro, già respinta dalla Csdl che esprime contrarietà anche sulle misure, previste negli emendamenti dell'assestamento di bilancio, che introducono incentivi alle imprese che investono e il reddito di sostentamento per i disoccupati ultracinquantenni. Per la Confederazione Sammarinese del Lavoro, l'intervento più urgente resta il superamento della liberalizzazione delle assunzioni, ripristinando la priorità, nell’accesso al lavoro, per i cittadini sammarinesi e residenti.


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