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Csdl: Federazione servizi a congresso. Zonzini, settore bancario il più critico

14 nov 2018
Alfredo Zonzini
Alfredo Zonzini
"Il settore più critico, il cui dissesto può avere conseguenze inimmaginabili, è quello bancario e finanziario". Inizia così la relazione del segretario uscente Alfredo Zonzini al 13° congresso della Fulea Fulsac.
"Sulla vendita degli Npl, dai pochi elementi che conosciamo, è palese che tutta la vicenda sia stata gestita in maniera superficiale".

Chiede che l’intero settore bancario venga messo in sicurezza, proprio perché nelle banche ci sono i risparmi dei lavoratori, dei pensionati e dei cittadini. "Mentre invece vanno perseguiti penalmente - dice Zonzini - quei banchieri per i quali vengano accertate responsabilità nella concessione di finanziamenti senza le dovute garanzie".

In tutta questa situazione le risorse accantonate nel fondo pensioni sono ambite da diversi soggetti. "Per questo - prosegue - la gestione di queste risorse deve essere fatta alla luce del sole e con il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e delle associazioni datoriali. L’eventuale utilizzo potrà essere autorizzato esclusivamente avendo un mandato pieno dai titolari stessi, e cioè i lavoratori e i pensionati".

Sull' internazionalizzare del sistema bancario, il segretario uscente ritiene debba essere preceduta da "un fattivo rapporto con Banca d’Italia, attraverso la sottoscrizione del Memorandum d'intesa e la costituzione di una vera Centrale dei Rischi".

Accenna poi alle diverse ipotesi di ristrutturazione dei sistema bancario: "Si fa passare il messaggio che gli istituti presenti dovrebbero ridursi esclusivamente a 2: una grande Banca pubblica e una privata. Questo scenario ritengo sia da scongiurare", ribadisce Zonzini, che si impegna per garantire i posti di lavoro e chiede progetti credibili e sostenibili. "È noto a tutti che questo sindacato, chiosa, quando ha interlocutori seri e responsabili, si assume le proprie responsabilità".

"Il ruolo di Banca Centrale va rivisto e sicuramente si dovrà pensare anche ad una ristrutturazione nelle competenze e nelle professionalità, coinvolgendole in un progetto complessivo del nostro sistema finanziario". Poi capitolo Azienda dei lavori pubblici: la Federazione si pone a tutela del suo ruolo sociale, e critica l'introduzione del nuovo sistema timbrature poiché prima di tutto si deve definire un accordo applicativo.

"Alla nostra Federazione fanno capo tanti settori, - prosegue il segretario Csdl - dalle banche sino ai servizi, comprese le imprese di pulizie, comparti che in questi ultimi anni hanno visto ridursi in maniera straordinaria gli occupati, vedi l’edilizia per esempio. Nel commercio abbiamo vissuto momenti drammatici, con la perdita di tantissimi posti di lavoro.

Cita poi il polo del "Polo del lusso". Contestando la delibera governativa dai contenuti molto discutibili, con cui si autorizzano - in deroga ai contratti di lavoro - l’orario delle prestazioni lavorative e le giornate lavorative, incluse le domeniche e festività.

Il settore delle costruzioni deve essere supportato da interventi strutturali promossi dallo Stato. Si deve promuovere una politica di infrastrutture, opere pubbliche, incentivi per una riqualificazione del costruito.

"Altro aspetto importante- sottolinea – quello della formazione. Una Federazione cresciuta, prosegue, nonostante la crisi e per la quale propone anche il cambio di nome in F.U.C.S., Federazione Unitaria Costruzioni e Servizi.

Alfredo Zonzini annuncia poi che si ricandida a guidare la federazione e propone la costituzione di un gruppo di lavoro tra tutte le Federazioni, coordinate da un segretario confederale, per andare sui posti di lavoro e quindi fare formazione sul campo.

Lavori che proseguono con gli interventi dei delegati in attesa della Mozione conclusiva

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