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CSdL: al Multieventi l’11° Congresso della Federazione Unitaria Lavoratori Industria

10 ott 2007
CSdL
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Un settore, quello manifatturiero, che – nonostante l’aumento del numero delle imprese dei servizi – garantisce il 40% del PIL del paese. 1585 gli iscritti alla federazione Industria Csdl, a Congresso, 211 i delegati.
Si susseguono gli interventi, una ventina, si sostiene il momento di mobilitazione generale della CSU, che da tempo attende risposte alle emergenze contenute nel “Piano di intervento sociale e per le riforme”. A breve, le assemblee zonali, per definire nel concreto le fasi della mobilitazione, senza escludere il ricorso allo sciopero generale.
Non piace la proposta di legge per la limitazione dei mandati dirigenziali: “un attacco ai sindacati” - per il segretario Merlini. Così come lo sono stati l’abrogazione del contributo obbligatorio e il provvedimento che inasprisce le misure contro i blocchi stradali.
Chiede unità con la Cdls, coinvolgimento dei lavoratori e, per il confronto con il governo, definisce la legge di bilancio 2008 “un banco di prova”. Affronta il tema della riforma pensionistica - “Inaccettabili i ritardi” - e dell’equità fiscale: “il sindacato vigilerà - dice - perché sempre al centro del lavoro sia la persona”. Ancora, il tema degli infortuni sul lavoro, deprecando quelle sentenze che hanno attribuito responsabilità ai lavoratori: “E’ l’azienda – dice – a dover informare e vigilare sul rispetto delle norme”. Formazione anche sindacale dei lavoratori perchè la conoscenza è elemento essenziale nel rapporto fra le parti. Dunque la concertazione, da rilanciare, come unica risposta alle sfide.
Ricordate le conquiste raggiunte e i temi che vedono impegnata la Federazione: dalla stabilizzazione dei frontalieri, alla lotta alle forme di appalto di manodopera.
Sui referendum sul lavoro è chiaro, chiede che non si vada a votare: “gli articoli su lavoro interinale e collaborazioni sono proprio quelli sui quali più dura è stata la battaglia dei lavoratori”. Lo stesso per la scala mobile: “la lotta sindacale ha già assicurato aumenti fino al 50% in più rispetto all’inflazione”.

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