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CSU chiude ciclo di assemblee

11 ott 2003
CSU chiude ciclo di assemblee
Con l’appuntamento di venerdì, al Teatro Concordia, si è chiuso il ciclo delle 14 assemblee promosse dalla CSU con tutti i lavoratori e pensionati. Una mobilitazione che ha interessato circa 5 mila persone. Sul tavolo le proposte del sindacato su temi fondamentali quali la riforma delle pensioni, la difesa dello Stato sociale, l’equità fiscale, l’impennata dei prezzi, la promozione della sicurezza, la lotta alla precarietà nel mercato del lavoro e le nuove modalità di finanziamento sindacale. Un pacchetto di proposte economiche e sociale che la CSU ritiene di vitale importanza per il mondo del lavoro e che ha elaborato in relazione al programma economico predisposto dal Governo per il 2004. “Nelle assemblee, afferma il Segretario della CSdL Giovanni Ghiotti, è stato dato particolare risalto al tema dell’equità sociale e fiscale. Lavoratori e pensionati hanno più che mai confermato la necessità di adottare nuove misure, attraverso una riforma ampia e organica dell’attuale sistema delle imposte.” Molti interventi hanno messo in luce le crescenti situazioni di precarietà del mondo del lavoro sammarinese. Una precarietà da cui si può uscire, sottolinea Ghiotti, solo regolamentando i lavori atipici che si sono diffusi a dismisura, al di fuori di qualsiasi norma e controllo. A tutti i lavoratori, ribadisce, va assicurato un preciso quadro di tutele e diritti, a cominciare dalla stabilità del rapporto di lavoro. Tra gli altri temi particolarmente sentiti, prosegue il Segretario della CSdL, la riforma delle pensioni, più che mai urgente per garantire, anche in futuro, trattamenti soddisfacenti per tutti, confermando il modello solidaristico del sistema previdenziale; il caro vita, per il quale è necessario mettere in atto una serie di interventi, per frenare il continuo aumento dei prezzi che sta erodendo il potere d’acquisto di retribuzioni e pensioni; la sicurezza nei luoghi di lavoro con la piena applicazione della legge del 98. “Adesso – commenta il Segretario della CDLS Marco Beccari – va aperto un confronto serrato con il Governo per cambiare le linee di politica economica”. Queste assemblee, secondo Beccari, hanno dimostrato una grande compattezza del mondo del lavoro e hanno lanciato un segnale forte ad una classe politica più impegnata a litigare che ad affrontare i problemi concreti dei cittadini. Per la CDLS, in uno scenario caotico, figlio dell’instabilità politica, emerge con chiarezza che il sindacato è un punto di riferimento importante per migliaia di lavoratori. Il Segretario di Stato per le Finanze Pier Marino Mularoni ricorda che il programma economico è stato elaborato anche con il contributo del sindacato. E’ un programma propositivo che va ulteriormente approfondito, con nuovi incontri, nella stesura della finanziaria. La volontà del Governo, sottolinea Mularoni, è di agire in due direzioni: la lotta agli sprechi senza ridurre lo stato sociale e la ricerca di nuove risorse. Il documento che sarà alla base della finanziaria, dedica anche un ampio capitolo alla riforma fiscale, puntando a una maggiore equità del sistema tributario sammarinese, e dando indicazioni per una attenzione particolare alla famiglia e alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione. Lo stato sociale, afferma il Segretario di Stato per le Finanze, può essere mantenuto solo se si eliminano gli sprechi, recuperando risorse dove queste non sono utilizzate al meglio. Il Governo sta anche definendo una proposta di riforma del mercato del lavoro che è già stata presentata alle organizzazioni sindacali. In giugno, ricorda il Segretario di Stato al Lavoro Giancarlo Venturini, ci sono stati due incontri per illustrare le linee generali, mentre la proposta di legge quadro – inviata alla CSU e alle categorie economiche – è stata esaminata in un primo confronto, nel mese di settembre. A questa legge il compito di definire le linee portanti: saranno poi decreti specifici a disciplinare le varie forme di lavoro.

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