PANDEMIA E LAVORO

Csu: "No alle ferie forzate e più smart working"

Riduzione presenze negli uffici pubblici: dopo la circolare del 12 marzo il sindacato chiede un confronto al Governo e si oppone ad interventi arbitrari e unilaterali

No ad interventi arbitrari come ferie forzate o flessibilità negativa per ridurre le presenze negli uffici pubblici durante la pandemia. Per il sindacato andrebbe invece privilegiato lo “smart working”. I vertici Csu hanno inviato una lettera al Congresso di Stato e alla Direzione della Funzione Pubblica dopo la circolare del 12 marzo il cui contenuto, secondo la Centrale Sindacale Unitaria, “fa sorgere legittime e fondate preoccupazioni circa i probabili futuri interventi invasivi ipotizzati a carico dei lavoratori del settore pubblico e pubblico allargato”. Chiesto al Governo un confronto approfondito prima di eventuali nuove disposizioni o decreti con misure che impattino sui diritti contrattuali. La Csu in assenza di un cambio di rotta, si riserva di attivare tutte le iniziative a tutela dei lavoratori.

Nel video l'intervista al segretario del Pubblico impiego della Csdl, Antonio Bacciocchi

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