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CSU presenta il 'patto sociale per il futuro di San Marino' alle forze politiche

5 nov 2020

In attesa dell'imminente confronto con il Governo, oggi il faccia a faccia con le forze politiche anticipato ieri da quello con le associazioni di categoria.  La Csu dice basta all'alibi pandemia usato dal Governo “per eludere le comuni pratiche democratiche, quando invece c'è necessità della massima coesione e partecipazione alle scelte”. Di qui la volontà di creare i presupposti per la ripresa di un dialogo costruttivo, fin qui interrotto o del tutto mancato - sottolineano - alla ricerca di condivisione sul documento proposto, ovvero “un patto sociale” che dia prospettiva al sistema Paese.

Occhi puntati sul debito pubblico, la cui quasi totalità è determinata dai dissesti bancari. Il nodo sta infatti nell'urgenza di “ripensare e riposizionare completamente” – sostiene il sindacato – il sistema bancario in base ad “un progetto mirato del quale ad oggi – dicono – non vi è traccia”. La CSU chiama allora in causa la Magistratura, che deve innanzitutto far partire le azioni di responsabilità verso coloro che hanno portato le banche al tracollo. “Magistratura – insistono inoltre - che deve essere liberata, una volta per tutte, da ogni ingerenza e invasione di campo della politica”.

Tutte considerazioni che avrebbero incassato “almeno a parole, - riferiscono - alcune disponibilità da parte delle forze politiche”. Sullo sfondo il banco di prova rappresentato dal bilancio previsionale dello Stato 2021: su questo la CSU ha già categoricamente affermato che non accetterà alcun atto di forza o decisione unilaterale. Domani un primo faccia a faccia proprio con il Congresso di Stato. 


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