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Csu pronta allo sciopero generale. Santi ribadisce volontà di andare al confronto

Franco Santi ribadisce la volontà di procedere con il confronto fra le parti e chiede "un atteggiamento più responsabile da parte di tutti"

28 mag 2019
L'attivo dei quadri sindacali
L'attivo dei quadri sindacali

Torna in campo l’opzione Pianello. Lo scrive, senza mezzi termini, la Csu. “Se rimane il buio assoluto sul mezzo miliardo di Fondi pensione depositati nelle banche e contemporaneamente parte l’iter legislativo sulla riforma previdenziale, lo sciopero generale diventa una risposta inevitabile”.
Le critiche si estendono al progetto di legge “salvabanche” che, secondo la Csu, corre il rischio di essere approvato con procedura d’urgenza nel prossimo Consiglio. Disattesa la richiesta di un incontro urgente ma, rimarca la nota, non può esserci alcuna incertezza riguardo alla protezione del risparmio e la salvaguardia dei posti di lavoro di Banca CIS.

A preoccupare i segretari generali Giuliano Tamagnini e Gianluca Montanari è la riapertura del confronto sulla proposta di legge previdenziale esattamente nello stesso giorno in cui l’Ufficio di Presidenza dovrà redigere l’ordine del giorno del Consiglio di giugno. “Si profila, dicono, l’ennesimo blitz della maggioranza, che incurante del confronto con le forze sociali e con il Paese decide di tirare diritto”, come ha fatto, ricordano, con la raffica di emendamenti sull’assestamento di bilancio presentati all’ultimo minuto. Il governo ha azzerato i tempi di confronto, imposto il ritorno del forfettario e sul fronte sociale e occupazionale previsto sussidi economici per gli ultracinquantenni e sgravi contributivi alle imprese che assumono sammarinesi. Due provvedimenti che, per la Csu, fanno a pugni con una realtà economica che in un anno, al netto delle liberalizzazioni, ha fatto registrare 700 occupati in più ma di questi solo 150 sono residenti e sammarinesi. Chiaro e deciso, sottolinea la Csu, il via libera dell’attivo dei delegati all’opzione sciopero generale.
Se anche su come cambiare il sistema previdenziale incontreremo la consueta chiusura al dialogo, la sistematica assenza di risposte, la netta chiusura a percorsi di condivisione, concludono Tamagnini e Montanari, sarà inevitabile ritornare sul Pianello per chiedere l’immediato ritiro del progetto di riforma.

Il Segretario alla sanità smentisce "categoricamente il fatto che ci possa essere la volontà del governo di avviare all'iter consiliare la riforma previdenziale, proprio alla vigilia dell'incontro con le organizzazioni sindacali". Franco Santi ribadisce la volontà di procedere con il confronto fra le parti e chiede "un atteggiamento più responsabile da parte di tutti"


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