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Dati sul turismo a Rimini: la Riviera resta attrattiva

24 feb 2014
Dati sul turismo a Rimini, con una analisi lungo 10 anni
Dati sul turismo a Rimini, con una analisi lungo 10 anni
In 10 anni crescono gli arrivi, cala però la permanenza media. Segno della vitalità dell'industria del turismo, nonostante la crisi, primo fattore che - incidendo sulla capacità di spesa - ha portato a comprimere il tempo della vacanza. Per gli italiani si resta meno di 5 giorni; dai 5,6 del 2003; per gli stranieri la permanenza va dai 6,3 giorni agli attuali 5,3 . Crescono però gli arrivi di circa 470mila unità (da 2.677.068 a 3.147.132) per una attrattività del sistema che resta alta, e che - osserva l'Assessore al turismo, Fabio Galli - semmai ha cambiato pelle: al brusco calo nell'ultimo quinquennio delle presenze italiane sopperisce quasi per intero l'aumento dell'estero. Un effetto diretto in negativo tuttavia c'è, nella reddittività ridimensionata dell'alberghiero e extra-alberghiero. E' la crisi dei consumi, con una spesa pro-capite di 50 euro, ed è Galli a calcolare un mancato introito potenziale per il 2013 di oltre 121 milioni di euro. Fissa l'obiettivo: incrementare la permanenza media, laddove trattenere il turista significa anche investire sulla riqualificazione delle strutture alberghiere per il privato, nonché sulla qualità urbana. Un accenno anche all'influenza delle dinamiche economiche (contrazione dei consumi, incremento della concorrenza) e degli indirizzi nazionali: politiche per il turismo assenti - denuncia Galli - richiamando la sproporzione fra alberghi di proprietà e in affitto, che molto a che fare con la capacità di innovare e investire sulle stesse strutture.

Annamaria Sirotti

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