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A Davos per contare, i Piccoli Stati si incontrano in Svizzera per nuovo assetto economico

28 gen 2010
“L’Europa è ancora sotto stress per la crisi ma rispetto ad altre realtà ha tenuto”. Lo ha detto a Davos il Presidente della BCE, Jean Claude Trichet, sottolineando il deficit americano al 10%, come quello del Giappone, contro il 6% dell’Eurozona, ma tutti dobbiamo imparare le lezioni della crisi. Trichet esorta le Banche ad essere più trasparenti, a ristrutturare i bilanci per finanziare l’economia reale, e per questo devono mettere da parte i propri utili, rinunciare a distribuire ampi dividendi, pacchetti remunerativi o bonus. “Ancora troppo alti – ha detto – i deficit pubblici dei paesi europei”. Agli oltre 2.500 ospiti del World Economic Forum ha parlato anche il primo ministro greco Gorge Papandreu assicurando le riforme necessarie per il suo Paese. “Siamo responsabili – ha detto – nel dover rimettere in ordine la nostra casa e l’Europa ci aiuterà”. Anche il Premier Spagnolo, Zapatero, ha rassicurato l’Europa garantendo il rispetto del Patto di Stabilità. “L’Europa – ha aggiunto – non deve rinunciare al suo modello sociale: la competitività non deve essere vinta a scapito della coesione sociale”. Al forum svizzero è arrivato anche l’ex Presidente americano, Bill Clinton, che ha esortato i leader economici e politici ad investire ad Haiti per la ricostruzione. “Ci sono bisogni immediati – ha detto – ma si deve guardare oltre l’emergenza”.

Sergio Barducci

Il Segretario Mularoni su Davos

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