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Decreto 52: per la Cdls contraddittorio e insufficiente

19 mar 2021
Decreto 52: per la Cdls contraddittorio e insufficiente

“Il nuovo Decreto anti-Covid è debole e contraddittorio. E purtroppo appare chiaro che oltre alla gravissima pandemia, l’altro ‘virus’ da combattere è quello del mancato confronto”. Non fa sconti il segretario generale CDLS, sulle nuove misure adottate dal Governo. "Condividiamo la forte preoccupazione dell’Esecutivo per l’aggravarsi dei ricoveri nel reparto di terapia intensiva e per il sovraccarico di lavoro - scrive - ma c'è bisogno di una strategia più incisiva e maggiormente condivisa con le parti sociali”. Per la CDLS non è più accettabile il mancato confronto con i corpi intermedi, con le parti sociali rispetto a scelte che impattano sui lavoratori, pubblici e privati, sulle famiglie e sul Paese.



Per Montanari è insufficiente la decisione di ridurre al 50% le presenze al lavoro solo per i dipendenti pubblici: "questa regola straordinaria va estesa anche ad altri comparti lavorativi, senza escludere nessuno", Così comè è contraddittorio chiudere le mense senza prevedere una analoga decisione anche per la ristorazione alternativa - bar, ristoranti, tavole calde - magari limitando l’attività anche per le colazioni o il pranzo al solo asporto o alla consegna a domicilio.

"Quasi tutti gli altri Paesi europei hanno deciso di far terminare i provvedimenti restrittivi dopo le festività pasquali". Cdls quindi perplessa per la scelta di far cessare le chiusure il 1 aprile, “dimenticando” il periodo di Pasqua". 


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