Decreto Tremonti: resta alta la tensione nel mondo economico sammarinese

E’ un clima di tensione quello che attraversa il mondo economico sammarinese, fortemente preoccupato per lo stato delle relazioni con l’Italia e in particolare per gli atteggiamenti del Ministro per l’Economia, Giulio Tremonti. I sindacati annunciano la volontà di far sentire la propria voce “con la forza della ragione che abbiamo” dichiara il neo Segretario Generale della CSdL, Giuliano Tamagnini, che non solo invita a fare in fretta ma lancia la provocazione di elezioni anticipate. Anche l’Anis dice basta: c’è un limite a tutto. Ce l’ha con Tremonti e con le forzature imposte ma punta anche il dito sulle mancate scelte del passato e sull’incapacità del sistema politico di prevedere la situazione attuale. Gli industriali chiedono con decisione di perseguire la strada della trasparenza e propongono un tavolo per gestire la fase di emergenza che sta attraversando il paese. Il Segretario all’Industria, Marco Arzilli non solo conferma le scelte per la trasparenza ma rimarca come la comunità internazionale abbia riconosciuto a San Marino lo sforzo compiuto. Solo l’Italia, o meglio solo Tremonti sembra non volerne dare atto. “E’ frustrante” commenta Arzilli.
Dal canto suo l’Osla chiede un decreto incentivi sammarinese per rilanciare un’economia in sofferenza e si dice convinta che il passaggio dalla monofase all’Iva possa aiutare a risolvere qualche tensione. L’Associazione degli imprenditori si pronuncia anche sull’annoso tema dell’Europa e del rapporto con l’Unione e auspica l’avvio di un percorso di integrazione.

Sergio Barducci

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