Nessuna preoccupazione per il ricorso di alcuni intermediari al piano di ristrutturazione depositato lo scorso 15 giugno e ora al vaglio del tribunale di Bologna. Anzi, il presidente della Fondazione San Marino guarda agli effetti positivi, in un percorso già avviato.
Sarebbero 200 gli agenti delle società Plusvalore e Carifin Italia, afferenti al gruppo Delta, che ieri hanno presentato ricorso allo stesso tribunale bolognese, chiamato a decidere sulla ristrutturazione proposta dai commissari di Banca d’Italia. Il piano, che garantisce le banche creditrici per 3,3 miliardi (di questi, 1,7 a Cassa di Risparmio di San Marino), non piace agli intermediari, ugualmente creditori verso le società del Gruppo per decine di milioni di euro, perché – dicono - “tutela solo gli istituti di credito, ma trascura gli interessi dei dipendenti”. Il piano è stato approvato dalla quasi totalità delle banche creditrici, ma – spiega Masi – offre tutela anche ai creditori che non vi hanno aderito.
a.s.
Nel video l'intervista al presidente della Fondazione San Marino Tito Masi
Sarebbero 200 gli agenti delle società Plusvalore e Carifin Italia, afferenti al gruppo Delta, che ieri hanno presentato ricorso allo stesso tribunale bolognese, chiamato a decidere sulla ristrutturazione proposta dai commissari di Banca d’Italia. Il piano, che garantisce le banche creditrici per 3,3 miliardi (di questi, 1,7 a Cassa di Risparmio di San Marino), non piace agli intermediari, ugualmente creditori verso le società del Gruppo per decine di milioni di euro, perché – dicono - “tutela solo gli istituti di credito, ma trascura gli interessi dei dipendenti”. Il piano è stato approvato dalla quasi totalità delle banche creditrici, ma – spiega Masi – offre tutela anche ai creditori che non vi hanno aderito.
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Nel video l'intervista al presidente della Fondazione San Marino Tito Masi
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