Diminuiscono le compravendite di immobili in Repubblica

La crisi passa anche per il mattone, in passato bene rifugio, oggi trappola per chi non riesce a vendere. La casa è un diritto, per alcuni rimane un sogno. Le rate del mutuo fanno sprofondare in un buco nero chi ha perso il lavoro. Comprare casa è un investimento che oggi fa paura: l'incertezza sul futuro spaventa quanto gli spread applicati dalle banche. I numeri parlano di un calo delle compravendite di beni immobili anche sul Titano. Da 541 del 2008 a 396 del 2013: 135 in meno. Un dato considerevole se rapportato al territorio. E se sei anni fa ben 229 transazioni usufruirono dei benefici prima casa, l'anno scorso il numero si è ridotto a 170. Del resto, secondo la relazione economica dell'ufficio statistica, fino al 2006 più di 200 persone all'anno usufruivano del finanziamento agevolato. Nel 2009 il numero massimo di domande: ben 300. Un record. Da allora in poi c'è stata una caduta libera. Gli stanziamenti previsti ed erogati dallo Stato per l'acquisto della prima casa hanno seguito il trend, crescendo progressivamente fino al 2009, per poi scendere nettamente. In picchiata dal 2008 anche i contratti di leasing: - 62,9% in soli quattro anni.
Eppure San Marino rimane ancora un posto privilegiato, dove la maggior parte delle famiglie è proprietaria della propria casa. Circa la metà di questi sta pagando il mutuo. A fine 2013 solo il 16% risultava invece in locazione.

Monica Fabbri

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