Il direttivo unitario del Pubblico Impiego

Rinnovo del contratto pubblico, indennità bloccate e super-indennità elargite ad personam. Il direttivo unitario del Pubblico Impiego non abbassa la guardia e non smorza i toni della polemica. Parla di Governo “per niente affidabile, che ha barato nel tentativo di non rispettare gli accordi sottoscritti”. Alla luce della discrezionalità attuata in tema di indennità, la protesta a mezzo stampa è stata volutamente strumentalizzata dagli Interni per seminare zizzania. I sindacati ritengono “oramai indispensabile per i dipendenti pubblici stabilire criteri di equità attraverso una riforma della busta paga”. Consapevole inoltre che una contrattazione efficace si basa su un sistema di regole chiare e sulla fiducia, il direttivo del Pubblico Impiego afferma che “quest’ultima purtroppo è venuta oggettivamente a mancare a causa del recente comportamento del Governo”. “Crediamo che il buon senso debba prevalere”.
Interviene l’Usl, che prima di prendere frettolose posizioni vuole vederci chiaro sulle delibere contestate, circa le motivazioni e la mole di responsabilità. In questa fase attribuire oltre allo stipendio da dirigente, somme come quelle di cui si parla o si legge sulla stampa sia da valutare molto attentamente. Vanno riconosciute le responsabilità dei dirigenti con un trattamento economico in base alla complessità organizzativa e sulla base della valutazione periodica dei risultati.

Giovanna Bartolucci

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