Economia italiana e Ue: peggiorano le previsioni sul Pil per l'anno in corso, meglio il 2025

La Commissione Ue limita le previsioni di crescita del Pil italiano nel 2024, atteso ora al +0,7%, meno delle stime di novembre. Nel 2025 si crede ancora nella risalita dell'1,2%. “La nostra è un'economia solida in un contesto difficile – commenta il ministro degli Esteri Tajani –. E l'export migliora grazie alla strategia del Governo”. Poco lontano il Pil Ue, atteso in crescita dello 0,9% per l'anno in corso (stima ribassata da +1,3%) e confermato il +1,7% nel 2025. Ci si aspetta ora una graduale accelerazione, dopo la stagnazione del 2023 e un inizio di anno sottotono. La crescita dei salari reali e la resistenza del mercato del lavoro dovrebbero sostenere una ripresa dei consumi. In linea tutti i Paesi dell'Unione, che dovrebbero vedere un miglioramento sia nel 2024 sia nel 2025. Ma “l'incertezza – sottolinea il commissario Ue per gli Affari economici Gentiloni – rimane eccezionalmente elevata. Una crescita sostenuta e sostenibile è però in nostro potere”. In Oriente il Giappone entra a sorpresa in recessione tecnica, a fronte di consumi interni che continuano a rimanere deboli. Nell'ultimo trimestre 2023 il Pil nipponico ha registrato una contrazione dello 0,1%, cedendo il podio alla Germania, che è diventata la terza economia mondiale dietro a Stati Uniti e Cina. Per il trimestre in corso gli economisti prevedono un'ulteriore frenata dell'espansione: pesano rallentamento globale della crescita, consumi ancora fiacchi e impatto del terremoto di inizio anno nel Paese del Sol Levante.

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